Dr.ssa Veronica Palermo
BIOLOGO - NUTRIZIONISTA NAPOLI

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Alternative allo zucchero bianco

23 Ottobre 2012 di Dr.ssa Palermo

Zucchero di canna

Prima di parlare delle alternative allo zucchero bianco, vorreste sapere quest’ultimo come si ottiene???

Lo zucchero bianco o saccarosio per esser bianco, come lo conosciamo, subisce un’ enormità di processi:

  • viene depurato con calce;
  • trattato con anidride carbonica;
  • acido solforoso;
  • cotto, raffreddato, cristallizzato, centrifugato, filtrato;
  • decolorato con carbone animale;
  • colorato con coloranti (alcuni dei quali derivanti da catrame e cancerogeni!)

e tutto per farlo così bianco e brillante.

In Italia, dagli anni ’80, l’industria produttrice di zucchero, per contrastare la concorrenza dei dolcificanti sintetici mise in atto una campagna pubblicitaria in cui si collegava l’uso dello zucchero allo sviluppo delle facoltà celebrali;
Ma il cervello può ottenere “zucchero” per poter funzionare da molte sostanze alimentarie non necessariamente dal saccarosio!!! Inoltre, per poter essere assimilato, lo zucchero “ruba” al nostro corpo vitamine e sali minerali importanti come il calcio tanto che le conseguenze sono l’indebolimento dello scheletro, dei denti, la comparsa di artrite, artrosi e osteoporosi e della ovvia carie dentarie.
A livello Intestinale invece può provocare produzione di gas, tensione addominale, alterazione della flora batterica, coliti, stipsi, diarrea. Agisce sul sistema nervoso e sul metabolismo, creando così una forma di dipendenza data dal picco di glicemia nel sangue conseguente al velocissimo assorbimento dello zucchero stesso;

il pancreas per far fronte alla situazione contrasta gli alti livelli glicemici immettendo insulina nel sangue e si crea così la cosiddetta “CRISI IPOGLICEMICA” caratterizzata dalla messa in circolo, da parte dell’organismo, tra gli altri, di ormoni atti a far risalire la glicemia, tra cui l’adrenalina che è l’ormone per eccellenza dell’aggressività e della difesa ed ecco spiegato perché la crisi ipoglicemia crea irritabilità, aggressività, debolezza ed infine bisogno di mangiare ancora.

Non dimentichiamo inoltre che lo zucchero bianco distrugge anche le vitamina del gruppo B, provoca aumento di peso e una maggiore predisposizione a malattie metaboliche gravi come il diabete.

E allora, vi starete chiedendo come dolcificare nel modo migliore?

  1. Iniziare gradualmente, prima riducendo la quantità di zucchero che si assume fino a sostituirla con uno dei tanti prodotti naturali esistenti;
  2. Non buttarsi sul primo “zucchero integrale di canna”, il quale deve necessariamente essere giallo scuro o marrone e, soprattutto umido.

Ecco una serie di alternative che si possono trovare in commercio.

  • Zucchero di canna integrale, o panela o mascobado o rapadura o melado de acùcar, quello vero, ha un leggero retrogusto di liquirizia, è granuloso, marrone ed è umido; è il primissimo zucchero che si estrae dal succo di canna.
    Ricordarsi che quando lo zucchero (o il sale) sono integrali sono anche leggermente umidi e se lasciati all’aria formano un blocco e questo è dovuto alla presenza di magnesio e potassio che essendo igroscopici catturano l’umidità dall’aria.
  • Miele, contiene maltosio, saccarosio, glucosio, fruttosio e destrosio e costituisce un perfetto energetico naturale; non è però indicato per la preparazione di dolci in quanto la cottura trasforma il suo gusto dolce in leggermente amaro.
  • Sciroppo d’acero, contenente saccarosio, potassio, vitamine del gruppo B e calcio ed anche questo è prodotto dalla linfa estratta da una pianta, l’acero appunto. Risulta avere un sapore molto dolce ed è adatto per la preparazione di dolci e per dolcificare bevande.
  • Succo d’agave (linfa della pianta d’agave) ricchissimo di sali minerali ed oligominerali e con un tasso glicemico inferiore allo zucchero bianco, circa 16, assolutamente da provare!
  • Amasake, è un’altro dolcificante naturale molto usato nella cucina orientale che si ottiene dalla germinazione enzimatica del riso bianco e che può anche essere autoprodotto facilmente in casa, inoltre può essere utilizzato anche da solo come magnifico dessert!
  • Malto d’orzo, sciroppo di riso, sciroppo di mais, si ottengono dalla germinazione dei cereali. Tutti hanno un alto contenuto in maltosio e contengono amminoacidi, potassio, sodio e magnesio essenziali all’organismo, ecco perché si ritiene siano i più validi sostituti al miele.
    Il malto d’orzo (l’unico vero malto, gli altri sono detti sciroppi) viene ottenuto dalla cottura in acqua dell’orzo precedentemente fatto germinare e successivamente essiccato. Tutti e tre risultano avere un sapore caratteristico ed avere meno capacità dolcificante del miele o dello sciroppo d’acero ma, soprattutto per quello di riso, sono molto più adatti alla dolcificazione quotidiana.

Ve ne sono altri come la stevia, lo sciroppo di mele, il succo d’uva, la melassa etc.

Ricordarsi che ovviamente il potere calorico dei singoli dolcificanti non è da sottovalutare e quindi fare attenzione alle quantità.

Non vi resta che scegliere quello più vicino ai vostri gusti!

 

Saluti cordiali,
Dr.ssa V. Palermo nutrizionista a Napoli.

6 commenti
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  1. Anne scrive:

    zucchero di canna integrale?

    23 Luglio 2013 alle 15:40
    • Dr.ssa Palermo scrive:

      si perfetto, lo si trova facilmente nei negozi che vendono prodotti bio

      23 Luglio 2013 alle 15:42
  2. Anne scrive:

    trovo ottimo quello in vendita nelle botteghe del commercio equo,
    buonissimo anche nei dolci!!!!

    23 Luglio 2013 alle 15:44
    • Dr.ssa Palermo scrive:

      condivido!!!

      23 Luglio 2013 alle 15:45
  3. Susie scrive:

    Io lo sostengo da sempre che lo zucchero sbiancato e candeggiato fa male, ma mi sono spesso sentita dire che ero esagerata, Anne però lo usa, perché le piace, infatti lo zucchero integrale è più buono e non copre i sapori.

    23 Luglio 2013 alle 15:51
    • Dr.ssa Palermo scrive:

      Spesso non si vuole credere, ma lo stesso discorso vale per la farina bianca, sul sito troverà l’articolo che ho scritto in proposito, per leggerlo può cliccare sul link seguente: La farina 00 è nociva 🙂

      23 Luglio 2013 alle 15:57