Dr.ssa Veronica Palermo
BIOLOGO - NUTRIZIONISTA NAPOLI

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Nutrizione e sport, il DNA ci viene in aiuto.

9 Novembre 2012 di Dr.ssa Palermo

L’importanza della genetica nella formulazione di un allenamento e di una nutrizione personalizzata in base al DNA di ogni individuo.

diversi tipi di sport

Il DNA condiziona il tipo di allenamento e di alimentazione, scopri in cosa consiste e quali sono i benefici del test sul DNA Genokit Sport.

L’attività fisica fatta regolarmente e senza eccessi 3-4 volte a settimana è sufficiente, è una componente fondamentale per mantenere uno stile di vita sano, spesso però non si osservano i risultati attesi!

Non tutti sanno che i benefici di una regolare attività fisica dipendono anche dal nostro DNA e, così come la “dieta” giusta è quella personalizzata, anche il tipo di allenamento corretto è quello personalizzato, conoscendo appunto la genetica dell’individuo.

Ad esempio per raggiungere un potenziamento muscolare, individui diversi devono svolgere un’attività fisica diversa, proprio sulla base del loro DNA.

Solo così, in associazione ad una corretta alimentazione, si potrà raggiungere in tempi brevi il massimo dei risultati possibili.

Da oggi lo studio del nostro DNA può aiutarci anche a prevenire gli spiacevoli effetti collaterali (dolori e traumi), talvolta legati all’esercizio fisico.

Con questo test genetico, che potrete prenotare presso il mio studio di nutrizione a Napoli, si analizzano 6 polimorfismi (variazioni) di geni coinvolti nella risposta del fisico all’attività sportiva.

Ad esempio le propensioni ad un tipo di attività piuttosto che un’altra (Forza  o resistenza), ad una maggiore infiammazione tissutale od al rischio di incorrere in danni tissutali: sulla base di questi risultati sarà possibile così, modulare alcuni parametri chiave in modo mirato e personalizzato.

Il report tecnico infatti conterrà indicazioni da poter seguire per strutturare un allenamento più mirato alle caratteristiche genetiche personali ed agli obiettivi da raggiungere.

 

Saluti cordiali,
Dr.ssa V. Palermo nutrizionista a Napoli.

4 commenti
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  1. Somrak scrive:

    That’s a well-thought-out answer to a challenging question.

    24 Marzo 2013 alle 04:29
  2. Selma scrive:

    Il DNA era stato isolato per la prima volta dal medico tedesco Friedrick Miescher nel 1869, nello stesso importante decennio in cui Darwin pubblicava L’Origine delle Specie e Mendel comunicava i suoi risultati alla Società di Storia Naturale di Brùnn. La sostanza isolata da Miescher era bianca, zuccherina, leggermente acida e conteneva fosforo. Poiché era stata trovata soltanto nei nuclei delle cellule, venne chiamata acido nucleico. Tale nome fu in seguito modificato in acido deossiribonucleico (DNA) per distinguere questa sostanza da una simile, l’acido ribonucleico (RNA). Ogni nucleotide è formato da una base azotata, dallo zucchero deossiribosio e da una base azotate e un gruppo fosfato. Vi sono due tipi di basi azotate: le purine, che presentano una struttura a due anelli e le pirimidine che hanno un solo anello. Nel DNA vi sono due tipi di purine, l’adenina (A) e la guanina (G) e due tipi di pirimidine, la citosina (C) e la timina (T). Così il DNA è costituito da quattro tipi di nucleotidi che differiscono soltanto per tipo di purine o di pirimidine contenenti azoto.

    29 Aprile 2013 alle 00:37
    • Infonutrizione scrive:

      Grazie per l’approfondimento Selma.

      29 Aprile 2013 alle 12:07
  3. Johnny scrive:

    Un gene è una sequenza di DNA che contiene le informazioni in grado di influire sulle caratteristiche del fenotipo dell’organismo. All’interno di un gene, la sequenza di basi di DNA è utilizzata come stampo per la sintesi di una molecola di RNA che, nella maggior parte dei casi, è tradotta in una molecola peptidica.

    6 Maggio 2013 alle 22:47