L’avena è una pianta erbacea che si adatta molto bene alle diverse temperature, ecco perché è stata largamente usata sin dall’antichità.
L’avena ha un potere calorico di circa 400Kcal un po’ più elevato rispetto agli altri cereali, è ricca di proteine, cellulosa e grassi ed ha una cospicua presenza di minerali e vitamine, calcio, ferro, fosforo, vit. B, vit. D, è infatti un ottimo ricostituente.
Stimola il metabolismo della tiroide, ha potere riscaldante, aumentando infatti il calore corporeo, ottimo in caso di ansia e depressione e per chi soffre di ipercolesterolemia è un toccasana.
Se si tende al nervosismo è bene alternare l’avena con altri cereali come orzo e riuso dalle proprietà più rilassanti.
Questo cereale può essere utilizzata sotto forma di chicchi, fiocchi o farina.
Anche in cosmesi viene impiegata la farina di avena, per fare impacchi nutrienti ed emollienti o per effettuare dei cataplasmi contro i dolori, in questo caso far bollire per circa 3 minuti in poco aceto. Il cataplasma caldo dei chicchi invece, viene utilizzato, ad esempio, per contrastare dolori intercostali, reumatici o lombo-sciatalgie.
La sua conservazione dipende dalla forma scelta, i chicchi di avena si conservano più facilmente e in modo più sicuro poichè contenendo antiossidanti al loro interno che ne rallentano l’irrancidimento.
La farina di avena può essere utilizzata sia nella preparazione di dolci e se leggermente tostata anche nella preparazione di hamburgher vegetali o polpette o nelle minestre.
I fiocchi d’avena che sono i più utilizzati e conosciuti (si pensi che il porridge si fa con i fiocchi di questo cereale) vengono usati per la preparazione di biscotti di zuppe e di muesli.
Per l’utilizzo dei fiocchi non vi sono particolari accorgimenti, mentre per chi volesse utilizzarla in chicchi deve seguire alcune procedimenti:
- Per prima cosa lavare i chicchi sotto acqua fredda più volte finchè questa non esce limpida per eliminare eventuale impurità, polveri, etc.;
- Successivamente lasciare in ammollo in una quantità d’acqua pari a 3 volte il loro volume per un paio di ore;
- Successivamente si passerà a cottura, prima a fiamma alta fino a bollore successivamente a fiamma bassa, dovrebbero essere sufficienti 50 minuti circa;
- Condire a piacere.
Molto più facile l’utilizzo dei fiocchi d’avena che possono essere utilizzati anche crudi, basta un lieve ammollo nel latte o nello yogurt o nelle zuppe.
Potete ora sbizzarrirvi, vi lascio qualche spunto come abbinamento per le vostre ricette:
- Avena (chicchi) e carciofi;
- Avena (chicchi) e ceci;
- Torta d’avena (Fiocchi) e uvetta e thè bancha;
- Porridge (fiocchi).
Saluti cordiali,
Dr.ssa V. Palermo nutrizionista a Napoli.
Veramente interessante questo post sull’avena. cercando nel sito ho trovato anche una ricetta a questo link a base di avena, porro e zucca: http://www.infonutrizione.it/?p=2960 la proverò sicuramente.
Quella fiocchi d’avena, uvetta e thè bancha le proverò di sicuro, ma credo proprio che proverò anche le altre, molto curioso. Le farò sapere! 🙂